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La Regione dà fiducia a Trenord, gestirà i treni lombardi fino al 2030: l'affidamento senza gara per 5 miliardi

L'affidamento è stato rinnovato il 23 dicembre 2019 dalla Giunta del presidente lombardo Attilio Fontana

Trenord gestirà il trasporto pubblico ferroviario regionale per altri nove anni, dal 2021 al 2030: l'affidamento (per circa 5 miliardi in totale) è stato rinnovato il 23 dicembre 2019, molto in sordina in verità e, ovviamente, senza gara, dalla giunta regionale di centrodestra, guidata da Attilio Fontana (Lega). Tecnicamente è possibile evitare le gare, in modo eccezionale rispetto alla "norma" della gara ad evidenza pubblica, se la società che riceve l'affidamento del servizio pubblico è "in house", ovvero è di proprietà dell'ente che affida il servizio stesso. E questo è il caso, visto che Trenord è controllata da Fnm la quale a sua volta è controllata, per oltre il 57%, proprio da Regione Lombardia.

La "produzione" attuale, di 44 milioni e 800 mila km/treno, è destinata a crescere a 53 milioni attraverso la frequenza standard di trenta minuti sulle linee S e di sessanta minuti sulle linee regionali, l'estensione delle linee regionali in ambito interregionale, l'attivazione di nuove linee S e l'attivazione di servizi legati a nuove infrastrutture tra cui Milano-Asso, Milano-Pavia, aeroporti di Orio al Serio e Malpensa via Gallarate, Rho-Gallarate, Ponte San Pietro-Montello. A fronte di questo, rispetto ai 355 milioni di euro annui (escluso Iva e pedaggi), dovrebbe esserci un ritocco all'insù del costo del servizio pubblico.

Tutto questo genera domande in chi conosce le penali che, nel solo 2019, Trenord ha dovuto versare a causa dei vari disservizi di cui le cronache sono strapiene ogni giorno. Si parla di penali per 7 milioni e 700 mila euro e di altri 6 milioni e 700 mila euro per i treni soppressi. Spesso si è assistito al rimpallo di responsabilità tra la Regione Lombardia e Trenitalia, socio in Trenord, per la flotta ferroviaria, nonché con Rete Ferroviaria Italiana che gestisce l'infrastruttura. Sarà, Trenord, in grado di gestire per nove anni un servizio che, obiettivamente, finora ha generato più scontento che altro?

Il tutto accade mentre il sindacato Orsa, molto rappresentativo dei macchinisti di Trenord, ha indetto un ulteriore sciopero a cavallo dell'8 e del 9 gennaio, a circa un mese di distanza dal precedente, mandando la dirigenza dell'azienda su tutte le furie.

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