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Martedì, 16 Aprile 2024
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Ferrovia confusa: stavolta il treno parte in anticipo e lascia sulla banchina decine di pendolari

A segnalare l'accaduto il referente del settore trasporti della Cisl di Sondrio, Michele Fedele

Sarebbe dovuto partire alle 17,41 dalla stazione ferroviaria di Sondrio ma per qualche motivo il treno regionale che conduce a Milano, molto utilizzato da tanti pendolari che quotidianamente operano nel capoluogo per tornare a casa la sera, è partito con 3 minuti di anticipo. Non pensi ad un errore da parte di chi scrive il lettore perchè il treno è realmente partito in anticipo.

Almeno stando a quanto raccontato dal referente del settore trasporti del sindacato Cisl, Michele Fedele: « Assume aspetti paradossali la condizione di disagio che, oramai, è quasi quotidianamente presente nel trasporto ferroviario nella provincia di Sondrio. Siamo, infatti, abituati ai continui ritardi dei treni che letteralmente “avvelenano” la vita soprattutto ai nostri pendolari, lavoratori e studenti che viaggiano in treno e che, troppo spesso, arrivano in ritardo al lavoro o che troppo tardi fanno ritorno nelle proprie abitazioni alla fine della giornata lavorativa o di studio. Mai, però, avremmo pensato ad un disagio determinato, questa volta, non da un ritardo, bensì da un anticipo».

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«Ci è stato segnalato da alcuni pendolari della Valchiavenna che svolgono a Sondrio la propria attività lavorativa, che giovedì scorso, 26 settembre 2019, il treno, la cui partenza era prevista dalla stazione di Sondrio alle ore 17,41, è partito da detta stazione con circa 3 minuti di anticipo, lasciando a terra almeno una decina di viaggiatori che, sbalorditi ed increduli, hanno visto allontanarsi il treno con largo anticipo sull'orario di partenza previsto» continua Fedele.

«Purtroppo, i disagi sulla nostra linea ferroviaria non sono determinati solo dalle grosse carenze infrastrutturali o dai convogli troppo vecchi per circolare in efficienza. Spesso alcuni problemi dipendono da piccole mancanze, quali: comunicazioni carenti, autobus sostitutivi mancanti, sale d'aspetto chiuse, coincidenze che “coincidono” poco e, adesso...anche treni che partono in anticipo! Per eliminare questo tipo di problemi non occorrono grossi investimenti, ma una maggiore attenzione e, forse, un po' di buona volontà» ha concluso il rappresentante della Cisl.

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