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Da Milano a Sondrio in taxi per accettare una cattedra nonostante la soppressione del treno

L'odissea di una docente raccontata dalla Cisl. Continuano i problemi sulla circolazione ferroviaria

Doveva raggiungere Sondrio ma il treno su cui era seduta, in Stazione Centrale a Milano, nella mattinata di giovedì 22 agosto 2019, non è mai partito. Una brutta avventura, quella della soppressione della corsa, resa ancora più complicata dal fatto che la viaggiatrice, una docente proveniente da fuori provincia, doveva inderogabilmente presentarsi presso l'Ufficio Scolastico Territoriale per accettare la nomina di una cattedra in Valtellina.

Per i treni devono ancora arrivare i tempi bui

Un appuntamento così importante che la professoressa, pur di non perdere il posto appena assegnatole, si vista obbligata a prendere un taxi da Milano a Sondrio. Un viaggio tanto inaspettato quanto costoso visto che la docente ha dovuto spendere oltre 200 per la corsa singola.

Un brutto episodio, non certo isolato, raccontato dal referente per il Settore Trasporti della CISL di Sondrio, Michele Fedele, in riferimento alla grave situazione in cui versa la ferrovia che collega la Valtellina al resto della Lombardia. Una situazione che spaventa e che non sembrerebbe vedere risoluzioni. 
 

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