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Razionalizzazione linee elettriche, il Comitato: «La Valchiavenna si dia una mossa»

Il Comitato razionalizzazione delle linee ad alta tensione di Valtellina, Valchiavenna e Valcamonica lancia un appello agli amministratori locali

«In attesa che le conclamate promesse fatte da Terna nel 2019 si concretizzino,  in merito alla razionalizzazione delle linee ad alta tensione nel Tiranese, dopo 17 anni di attesa,  forse qualcosa si muove anche grazie alla nostra opera di monitoraggio e di spinta». Si apre così il comunicato stampa diramato in questi giorni dal Comitato per la razionalizzazione delle linee ad alta tensione di Valtellina, Valchiavenna e Calcamonica. 

«Dagli amministratori della vicina Valcamonica - proseguono dal Comitato - ci giunge notizia che anche là sono ripresi gli incontri con la società Terna per addivenire al completamento della razionalizzazione sottoscritta decenni or sono. Siamo soddisfatti di tutto ciò e ci rallegriamo che Terna si sia risvegliata dal torpore decennale in cui si era assopita e passi dalle parole ai fatti». 

«Purtroppo nulla appare all’orizzonte per quanto riguarda la media e bassa Valtellina per non parlare della Valchiavenna. Noi abbiamo incontrato e sollecitato gli amministratori  delle zone interessate ma al momento tutto tace. Terna si nasconde dietro la scusa che la razionalizzazione in queste valli è legata alla razionalizzazione complessiva della Lombardia nord che vede interessate le provincie limitrofe e quindi non è dato sapere in quale decennio l’opera sarà realizzata». 

«Non è assolutamente vero che non si possa intervenire  con delle parziali razionalizzazioni in valle, scorporandole dal progetto principale, che vede la realizzazione della dorsale principale a 380 KV, come per altro sembra che voglia fare nel Tiranese.Infatti la razionalizzazione, ad esempio, della Valchiavenna si può tranquillamente mettere in cantiere da subito con lo smantellamento delle linee a 132 KV ormai quasi centenarie  L.502 – L.504 – L. 505 – L.510 – L. 511 – L.507(parziale) – L.508 (parziale) sostituendole con linee in cavo interrate». 

«Questa razionalizzazione - concludono dal Comitato - libererebbe tutta la piana della Valchiavenna da Novate a Chiavenna. Tale proposta era già stata avanzata con  progetto allegato all’Accordo di programma del 2003 dallo stesso GRTN ora Terna. Risollecitiamo  gli amministratori Valchiavennaschi a farsi promotori di iniziative concrete sulla problematica sopra esposta,  nell’interesse dei loro concittadini». 

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