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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Formazione ed inclusione dei migranti: al via Nettaly

Partito in Valtellina il progetto promosso dalle associazioni Senegal Progresso Responsabilità, Anolf della Cisl Sondrio, Centro di Aiuto alla Vita e Dukorere Hamwe. Tra gli obiettivi fermare il lavoro in nero e sensibilizzare chi vuole ancora raggiungere l'Europa

Nelle scorse settimane in provincia di Sondrio ha preso avvio il progetto Nettaly. Pensato da Senegal Progresso Responsabilità (associazione di Senegalesi in provincia di Sondrio), Anolf (Associazione Nazionale Oltre le Frontiere), CAV (Centro di Aiuto alla Vita) di Sondrio e Dukorere Hamwe e cofinanziato da Regione Lombardia, Nettaly mira a costruire un percorso di incontro, condivisione e, perchè no, inclusione tra i tanti migranti giunti negli ultimi anni anche in Valtellina e la popolazione locale. Un percorso condiviso, costruito su momenti di confronto, di formazione e cultura.

«Nella nostra provincia abbiamo visto aumentare negli ultimi anni il numero di persone che vengono da paesi diversi. Per i migranti di vecchio approdo la Valtellina è stata accogliente. L’emergenza del 2014 ha però influito negativamente: timore, paura, a volte anche odio, sono aumentati. Che fare per “vivere” le migrazioni e non subirle?» è l'assunto da cui sono partiti i promotori di Nettaly.

Un percorso condiviso, sistemico fatto di progettazione e percorsi variegati. Più approcci, più discipline per affrontare un tema tanto importante e ricco di significato e valori quanto possibile terreno di scetticismo e scontro. Una visione "umana" di un fenomeno mondiale che ha coinvolto anche l'Italia e la Valtellina, il quale necessita di progettazione e preparazione e, non certo, di superficialità ed improvvisazione: sia nei migranti, sia in chi accoglie. Per questo le basi di Nettaly sono Formazione, Incontro e Racconto.

«È per noi fondamentale raccontare e condividere esperienze positive di integrazione in Valle - legate o meno al nostro progetto. Lo facciamo per porre l’attenzione su storie di vita che non finiscono sulle prime pagine dei giornali, ma sono silenziose e numerose nella provincia di Sondrio. Insomma, delle buone notizie dal pianeta immigrazione» hanno spiegato i promotori di Nettaly.

Formazione

I Corsi sul "Vivere e lavorare legalmente in Italia", organizzati dall'Anolf (CISL), sono stati pensati per illustrare i requisiti per lavorare legalmente in Italia, i rischi del lavoro in nero, l’importanza delle lingua e i canali per trovare legalmente una occupazione nello Stivale. Anche in Valtellina molti migranti sono tentati da lavori in nero che a volte si avvicinano allo sfruttamento e alla schiavitù (si pensi al caporalato nell’agricoltura).

Una situazione che crea un dumping salariale molto pericoloso per gli agricoltori italiani che rispettano le legge salariali. Sottolineare l’importanza di un contratto in regola (anche per il permesso di soggiorno) e informarli sui tranelli di questi lavoro ha stimolato i migranti alla ricerca di un lavoro legale.

Gli incontri si sono tenuti a Sondrio (3 incontri), Sondalo (2 incontri), Cosio Valtellino, Morbegno, Colorina, Piateda. Oltre 200 richiedenti asilo e persone straniere residenti in hanno partecipato alle formazioni. La presenza di un sindacalista di origini africane ha facilitato la fiducia tra i partecipanti; la partecipazione è stata alta e motivata.

Contestualmente sono stati avviati "Corsi di aiuto alla maternità" presso il CAV di Sondrio. Spesso le differenze culturali possono complicare la maternità in Italia per questo, grazie ad una mediatrice familiare e un mediatore culturale, i volontari dell' associazione hanno potuto organizzare un corso per favorire una maggiore integrazione culturale con la realtà locale, presupposto indispensabile per una serena gravidanza e un positivo inserimento dei figli nella nostra società. Il corso è ancora in corso si svolge con cadenza mensile fino a giugno.

Racconto

Fondamentale nel progetto Nettaly è il racconto del viaggio e l’arrivo in Italia da parte di alcuni migranti arrivati in Valtellina. Un'azione fondamentale che ha ispirato il progetto nella sua totalità. Raccontare il viaggio, ad alto rischio mortale, può aiutare giovani africani a scegliere meglio il loro futuro? Molti dei migranti che hanno attraversato la Libia e il Mediterranea hanno sottolineato come, se potessero tornare indietro, non rifarebbero questa esperienza e la sconsigliano ai loro amici. Ciò nonostante sui Social i giovani africani si fanno spesso un’idea troppo paradisiaca dell’Europa e delle sue possibilità, e partono senza essere consapevoli dei rischi del viaggio. Useremo la voce e le testimonianze di migranti arrivati in Valtellina per informarli meglio.

I video saranno realizzati in inglese, francese o dialetti locali. Grazie a dei partner africani questi video verranno proiettati in scuole e associazioni africane. Si spera che vedere ed ascoltare un conterraneo sensibilizzerà e metterà in guardia chi dall’Africa vuole raggiungere il nostro continente. I video saranno realizzati anche in italiano, per informare chi vive in Italia, di alcune storie dei migranti valtellinesi.

Incontro

Corso di djembe - Da marzo 2019 è iniziato un corso di Djembe aperto a italiani e stranieri che ha lo scopo di creare una band di tamburi africani che possa suonare in occasioni di feste e eventi in Valtellina. Il corso si tiene presso il Lokalino di Morbegno e la Chiesa Evangelica di Sondrio.

Corso Djembe-2

Corso di teatro - Dall'8 maggio 2019 inizierà un corso di teatro interculturale per sole donne, pensato "su tematiche femminili". Il corso è gratuito, si svolgerà al mercoledì pomeriggio dalle ore 14 alle ore 16, presso il C.A.V di Sondrio . Si può chiedere informazioni tramite la paginaq Facebook o tramite email.

Locandina Teatro-2

Eventi musicali, di cultura africana - Tra gli eventi organizzati quello più importante sarà una grande festa interculturale, il 15 giugno 2019, in Piazza Garibaldi a Sondrio. All’ordine del giorno musica africana, esposizioni fotografiche, sfilate di moda etnica, cucina dal mondo e valtellinese (cucinata da africani), performance teatrali... Il programma non è ancora definitivo ed è aperto ad associazioni che vogliono partecipare.

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