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Botta e risposta / Piuro

Piuro, cascate dell'Acquafraggia a pagamento: scoppia la polemica social

Alle rimostranze di un visitatore, la piccata risposta del sindaco Omar Iacomella che non fa marcia indietro: "Per mantenere il parco e renderlo accessibile servono interventi e il biglietto serve proprio ad allontare chi pensa che, invece, sia tutto dovuto"

Scoppia la polemica social sul biglietto "d'ingresso" per visitare le cascate dell'Acquafraggia a Piuro e il loro parco.

Tutto nasce da un post di Paolo Manzi che, nei giorni scorsi, ha deciso di visitare proprio le cascate: "3 euro per vedere una cascata a cui si è sempre potuto accedere gratis. Da oggi la guardo dalla strada". Un'osservazione che non è piaciuta al sindaco di Piuro Omar Iacomella che ha subito replicato: "Grazie Paolo, abbiamo messo il ticket proprio per scremare il pubblico, e penso che lei rientri appieno nella categoria di quelli che avremmo voluto allontanare dalle cascate. Arrivederci".

La prima risposta al post di Paolo Manzi

Una replica che, poi, nelle ore successive è stata modificata e leggermente smorzata nella forma, ma non nella sostanza: "Grazie Paolo, il turismo che necessita la cascata è fatto di persone consapevoli del valore che ha la natura, oltre ovviamente a un buon mantenimento dell'ordine, della pulizia e degli investimenti volti anche a tutelare e mettere il parco a disposizione delle persone con disabilità attraverso il costante monitoraggio e miglioramento dell'accessibilità. Arrivederci".

C'è da aggiungere, poi che anche la segnalazione di Paolo Manzi era stata arricchita, prima di questa seconda risposta di un'ulteriore sottolineatura che recita, come è possibile vedere sempre nella foto sottostante: "un prezzo per la natura. Oggi 3 euro, domani chissà".

La seconda versione della replica

Oggi, il sindaco di Piuro Omar Iacomella ha ribadito, anche a voce, la sua posizione non arretrando di un centimetro da quanto sottolineato sulle piattaforme digitali: "A parte che il ticket è stato introdotto tre anni fa - ha evidenziato il primo cittadino della località valchiavennasca - ribadisco che è stato deciso di far pagare una quota d'ingresso per due motivi: mantenere in ordine il parco e allontanare quelle persone che pensano che sia loro tutto dovuto e che il parco stesso non necessiti di manutenzione. Ci sono tre giardinieri e sei guardiani, ci sono degli interventi di manutenzione da compiere, il personale da pagare e anche degli investimenti da sostenere per permettere che il parco e le cascate siano accessibili a tutti, anche alle persone con disabilità. Sono costi che non vogliamo far ricadere sulla cittadinanza e quindi chiediamo questo contributo. Chi lo capisce è ben accetto, altrimenti le cascate si possono benissimo guardare anche dalla strada".

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