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Sanità, sale la tensione: «Attenzione alle "casuali" fucilate in una gamba». Lettera choc al sindaco di Grosio

Le minacce anonime recapitate al primo cittadino perchè colpevole di non aver difeso l'ospedale Morelli di Sondalo. Le reazioni del mondo politico

Si alza l'asticella della tensione nel dibattito della riorganizzazione della sanità in provincia di Sondrio. A testimoniarlo, come riportato dal quotidiano La Provincia di Sondrio, è la lettera anonima di minacce inviata al sindaco di Grosio Gian Antonio Pini e, per conoscenza, al prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello, oltre che al giornalista Paolo Ghilotti, da parte di alcuni «grosini delusi e incazzati».

Una lettera di minacce evidenti, inviata al primo cittadino perchè colpevole, secondo gli ignoti firmatari, di non essersi battuto con vigore in difesa dell'ospedale Morelli di Sondalo e di essersi opposto alla "battaglia" dei primi cittadini dell'Alta Valle e del “Comitato a difesa della sanità di montagna - Io sto con il Morelli” (ampiamente criticato da Pini sulla stampa locale).

«Le consigliamo, nell’approssimarsi della stagione venatoria, di non spingersi oltre Fusino (frazione all'imbocco della Val Grosina, ndr), ci sono tanti cacciatori a Grosio e una fucilata “casuale” potrebbe arrivargli in una gamba. In tal modo scoprirebbe sulla sua persona quanto impiegherebbe il 118 a portarla in qualche clinica privata del Milanese. Non ci spingiamo oltre, per ora. Questo è solo un primo consiglio “amichevole”» hanno affermato minacciosi gli scriventi. 

Le reazioni del mondo politico

Non si sono fatte attendere le repliche del mondo politico locale in solidarietà al sindaco Pini. «Massima solidarietà e vicinanza al Sindaco di Grosio Gian Antonio Pini e alla sua comunità per le vigliacche minacce anonime subite. Su temi così delicati e complessi, come il diritto alla salute, alzare i toni e deformare la realtà dei fatti espressi da documenti ed azioni nelle sedi istituzionali a difesa dell’ospedale Morelli di Sondalo e non nei bar, spesso produce tali situazioni. Un abbraccio a Gianni!» ha scritto su Facebook il primo cittadino di Tirano, Franco Spada.

Solidarietà anche da parte dell'assessore regionale alla Montagna, Massimo Sertori: «Esprimo la mia solidarietà al Sindaco di Grosio. Le minacce sono da condannare senza se e senza ma, sempre e da tutti. Il dialogo, il confronto, anche su posizioni diverse, non può cedere il passo a minacce e insulti».

«L'Amministrazione del Comune di Rogolo, anche a nome della propria Comunità, esprime la massima vicinanza al Sindaco di Grosio per le gravi e ignobili minacce ricevute» ha commentato Matteo Ferré, Sindaco di Rogolo.

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