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Quanto affetto per Mario Cotelli, uomo di innovazione e genialità

I funerali in programma a Sondrio giovedì 7 novembre 2019. Toccante il pensiero del giornalista sportivo Guido Meda: «Un momento di vuoto enorme»

Si terranno giovedì 7 novembre 2019 a Sondrio, presso la Collegiata Santi Gervasio e Protasio, alle ore 14, i funerali di Mario Cotelli, celebre uomo di sport e turismo, "padre" della famosa Valanga Azzurra di sci alpino e riconosciuto giornalista oltre che manager.

Scomparso all'età di 76 anni, dopo aver affrontato per molti anni una disfunzione renale, Cotelli era celebre per il suo genio e le sue idee innovative che cercava di applicare sui diversi ambiti in cui si è cimentato.

Messagi di affetto

Numerosi i messaggi di cordoglio dal mondo dello sport italiano e non solo nei confronti di Cotelli apprezzato per il suo modo schietto di affrontare la vita prima ancora che lo sport. Tra i primi a rendere omaggio al grande uomo di sport la FISI, Federazioni Italiana Sport Invernali: «Rimarrà nella storia anche per essere stato il primo commissario tecnico italiano ad aver conquistato un podio, una vittoria, un titolo di Coppa del mondo assoluto e di specialità. Il Presidente Flavio Roda, il Consiglio Federale, gli Atleti, i Tecnici e tutto lo staff federale sono vicini alla famiglia Cotelli in questo momento di grande dolore».

Il giornalista sportivo Guido Meda

«Addio Mario Cotelli, amico mio carissimo. Grazie per come mi hai portato per mano nei miei primi anni da inviato dello sci. Grazie per avermi fatto sciare sulle piste più belle del mondo. Grazie per essermi stato accanto nelle mie prime telecronache. Grazie per avermi insegnato a commentare li sport senza paura di esprimere un parere. Grazie per la genuinità, l’affetto, la famiglia che ci lasci. Grazie per l’era della Valanga Azzurra che guidasti facendoci appassionare tutti. Grazie per essere stato un esempio di amore e attaccamento alla propria terra. Grazie per essere venuto fino a Roma per il mio matrimonio. Grazie per quelle serate tra amici a sciat, bitto e cicorino, per quei bicchieri di vino che per me erano sempre troppi. Un abbraccio enorme in un momento di vuoto altrettanto enorme» ha scritto Guido Meda.

Lo sciatore Gustavo Thoeni

«Era il mio allenatore e poi direttore tecnico, quello che ha seguito tutta la nostra bella avventura della Valanga Azzurra, con tutti i grandi risultati raggiunti. Ho tanti bei ricordi legati a Mario, che conoscevo da quando ero ragazzo e facevo il maestro di sci sullo Stelvio. Provo un grande dispiacere, anche se sapevo che non stava bene di salute. Me lo ha detto lui questa estate quando è venuto a trovarmi nel mio albergo» ha detto Gustavo Thoeni interpellato dalla stampa.

Lo sciatore Piero Gros

«Devo tanto a Mario perché è stato lui a portami in Coppa del Mondo e alla prima gara riuscì subito a vincere - ha invece detto Pierino Gros -. Con Mario siamo stati assieme fino al 1978, sono stati gli anni belli della mia carriera. Io ero arrivato da ragazzino in squadra - aggiunge - e Mario assieme all’amico Oreste (Peccedi, l’allenatore, ndr.) ha saputo gestire il gruppo molto bene. Il ricordo più bello è senza dubbio la mia prima vittoria in Coppa che è coincisa con l’esordio. Era l’8 dicembre del 1972 in Val d’Isère quando è venuto verso di me gridando che avevo vinto e poi mi ha abbracciato».

L'ex sciatrice e assessore regionale Lara Magoni

«La scomparsa di Mario è un duro colpo per me. Lui rappresentava il desiderio di quella ragazzina che sognava la Coppa del Mondo e le Olimpiadi. Così Lara Magoni, campionessa del Mondo di slalom nel 1997 ed attualmente assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, ricorda Mario Cotelli, storico direttore tecnico della mitica “Valanga Azzurra” di sci, morto questa mattina all’età di 76 anni. Ricordo che la prima volta che lo incontrai provai una grande emozione e rispetto verso colui che aveva creato quella splendida Valanga, che divenne per me il sogno di una vita – dice Lara Magoni -. Ricordo la sua schiettezza nel giudicarci tecnicamente in televisione, talvolta i suoi giudizi mi ferivano e glielo dicevo. Ricordo anche che gli piaceva apparire come il burbero severo. Ma è stata una delle persone più generose e sincere che io abbia conosciuto nel nostro mondo degli sport invernali. Con lui si chiude un cerchio meraviglioso, che continuerà a vivere attraverso le grandi imprese della Mitica Valanga Azzurra. Mario, hai tagliato il traguardo della sfida più bella: quello della vita! Un requiem eterno. Lara»

Il deputato morbegnese Mauro Del Barba

«Ci ha lasciati un uomo di sport che non ha mai smesso di amare la sua terra, promuoverla e farla crescere, partecipando in prima persona alla vita politica, sociale ed economica della provincia di Sondrio. Esprimo alla famiglia la mia vicinanza» ha commentato l'esponente di Italia Viva.

L'assessore regionale Massimo Sertori

«Pensando a Mario Cotelli, ricordo i momenti di confronto e le discussioni, spesso animate, che mettevano in luce la straordinaria passione che aveva rispetto al mondo dello sport e del turismo, con un legame fortissimo alla nostra terra di Valtellina. Papà della Valanga Azzurra, fu da sempre riconosciuto a livello nazionale come uno dei massimi esperti del settore sciistico. Le mie più sentite condoglianze alla famiglia ed ai suoi cari. Ciao Mario.» ha scritto su Facebook il politico di Ponte in Valtellina.

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