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Giovedì, 25 Aprile 2024
Coronavirus

Coronavirus, la Diocesi di Como dona duemila mascherine al carcere di Sondrio

«In questi mesi difficili – spiega il direttore Carla Santandrea - i cittadini e le Istituzioni hanno dimostrato di avere un grande cuore»

Questa mattina il carcere di Sondrio ha ricevuto la donazione della Diocesi di Como: 2000 mascherine recapitate alla struttura di Via Caimi dal Vescovo di Como S.E. Mons. Oscar Cantoni, attraverso il direttore della Caritas Como, Roberto Bernasconi.

«In questi mesi difficili – spiega il direttore Carla Santandrea - i cittadini e le Istituzioni hanno dimostrato di avere un grande cuore. Oggi il virus fa un po' meno paura, ma non è stato ancora debellato per cui, sin dall'inizio, abbiamo attivato con grande precisione i protocolli fissati per le strutture carcerarie. Nessuno ha mai lasciato nulla al caso, proprio per salvaguardare e tutelare la salute dei detenuti e del personale che quotidianamente opera all'interno della casa circondariale. Un ringraziamento particolare questa mattina è stato rivolto al Vescovo di Como S.E. Mons. Oscar Cantoni che ha voluto dimostrare la grande vicinanza della Diocesi alle strutture detentive, un gesto di solidarietà e di affetto».

Il direttore dell'Istituto Carla Santandrea, con il Cappellano Ferruccio Citterio, hanno ospitato Roberto Bernasconi che ha consegnato le mascherine per la struttura. La donazione prevede la distribuzione dei presidi a tutti gli operatori del carcere e ai detenuti impegnati nelle diverse attività lavorative. Un ulteriore gesto di attenzione che, in questi mesi, ha visto la direzione impegnata per limitare i contagi e assicurare ai detenuti un'attenzione particolare.

«La Comunità cristiana ha dimostrato di essere in grado di creare una rete a sostegno dei più bisognosi. - commenta il direttore della Caritas Como Roberto Bernasconi - La scelta di donare le mascherine ai più bisognosi è stata condivisa con il Vescovo di Como che ha voluto donare 6mila mascherine al carcere di Como, 2mila a quello di Sondrio e altre 6mila alle persone che si rivolgono ai Centri per l'ascolto e ai senza fissa dimora. È un piccolo gesto, ma con un profondo significato che si colloca proprio in una logica di solidarietà. In questi mesi i volontari hanno dimostrato con forza la propria volontà di rendersi utili a tutti i livelli mettendo anche a rischio la propria salute».

Il dono del dare si materializza ora con tanti piccoli gesti che hanno permesso a molti di far fronte a questi mesi di emergenza sanitaria. 

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