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Albosaggia, cresce la casa dei ragazzi di SpaH

L'edificio inclusivo è in corso di realizzazione grazie ad un significativo sforzo finanziario sostenuto da Comune, Fondazione Cariplo e Provincia

In ampio anticipo rispetto alla pausa d’agosto, giunge in questi giorni al termine la costruzione del secondo piano della nuova Casa di SpaH, edificio in corso di realizzazione ad Albosaggia grazie ad un significativo sforzo finanziario sostenuto da Comune di Albosaggia, Fondazione Cariplo e Provincia di Sondrio: un investimento complessivo di oltre 900mila euro per dare una risposta concreta alle crescenti necessità in quest’ambito.

Gli spazi ultimati la scorsa settimana, saranno interamente destinati alla sperimentazione della vita in autonomia dei giovani con disabilità che frequentano il centro SpaH - Benessere in Comunità, nato e cresciuto nel paese orobico grazie ad un progetto di Fondazione Albosaggia ed oggi modello di riferimento a livello nazionale. In sostanza qui si imparerá e ci si allenerá a vivere da soli attraverso periodi di residenzialità indipendente rispetto alla famiglia d’origine nei due appartamenti - un bilocale ed un trilocale - concepiti proprio per questo utilizzo.

Locali e arredi, sia degli alloggi che degli ampi e polivalenti spazi comuni, saranno naturalmente su misura e adatti ad ogni tipologia di utenza - incluse le persone in carrozzina - e l’intera struttura sarà dotata di un sofisticato sistema di domotica integrale. La sperimentazione della vita autonoma, come noto, aveva già preso avvio la scorsa primavera nell’appartamento preso in affitto dalla stessa Fondazione Albosaggia presso l’Albergo Etico a Sondrio; dal 2 maggio, grazie anche a specifici fondi previsti dal PNRR, tre ragazzi di SpaH hanno così intrapreso la grande avventura di una nuova quotidianità che solo in alcuni momenti prevede il supporto di un accompagnamento educativo.

Nel loro caso, così come per un quarto giovane che si aggiungerà questo mese, si è inoltre concretizzato un impegno lavorativo all’interno della struttura alberghiera in cui gli inquilini sono impiegati, chi a livello professionale, chi mediante tirocinio e chi a titolo di volontariato. Essenziale, anche per questo passaggio, il ruolo che il centro di SpaH-benessere in comunità svolge all’interno del proprio servizio, nel quale operano figure specializzate e deputate anche alla parte teorica e riflessiva proprio sui percorsi di inserimento nel mondo del lavoro. Nel dettaglio, i ragazzi che vanno a vivere da soli, inclusi coloro che per primi alloggeranno nella nuova casa di SpaH - la cui ultimazione è prevista nella primavera del 2024 - seguono un percorso di formazione settimanale proprio sui pre-requisiti necessari per intraprendere un lavoro, riportando e analizzando progressi e difficoltà.

Queste attività, unitamente a quelle svolte in appartamento ed insieme al costante lavoro pedagogico e psicologico svolto dagli operatori, permette agli utenti di centrare ambiziosi obiettivi di potenziamento, acquisizione e mantenimento delle proprie autonomie sviluppando al tempo stesso nuove e solide forme di integrazione a 360 gradi.

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