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Allungare la tangenziale di Sondrio: se ne riparla

Intervistato sui benefici economici della nuova legge sull'idroelettrico da "La Provincia di Sondrio", l'assessore regionale Massimo Sertori riapre un discorso decennale

Poche, pochissime parole, per aprire un discorso lungo e tanto dibattuto: la prosecuzione della tangenziale di Sondrio. Ci ha pensato l'assessore regionale Massimo Sertori, intervistato da La Provincia di Sondrio, rispondendo a qualche domanda in relazione all'importanza della nuova legge sul "idroelettrico" e sulle conseguenze che porterà alla provincia di Sondrio, a rimettere in discussione il progetto decennale.

Dopo la realizzazione della variante di Morbegno e dell'imminente inizio dei lavori per la tangenziale di Tirano, grazie ai soldi "freschi" che le concessioni idroelettriche porteranno in Valtellina e Valchiavenna, si potrà rivalutare l'opportunità di allungare la strada a scorrimento veloce ad est di Sondrio, nei territori comunali di Montagna in Valtellina e Poggiridenti.

Sertori rilancia così alla revisione del progetto, che avverrà nei prossimi mesi, per rivalutare il costo preventivato già 10 anni fa per allungare la tangenziale, all'epoca erano stati paventati 50 milioni.

Un'opera utile, seppur di non di primaria importanza, stando a guardare i flussi di traffico e gli incolonnamenti che spesso si vengono a creare nel capo opposto della tangenziale di Sondrio, in località Sassella.

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